Siamo qui in Sicilia, nella zona più a Sud di Italia. Adesso mi rendo conto che è solo l’inizio di questa meravigliosa avventura ma già mi ci sono immerso come se fossimo in viaggio da mesi.

I giorni, passando lentamente, lasciano intense emozioni del ritrovarsi – ritrovarsi con parenti, ritrovarsi con amici, ritrovarsi con sé stessi.

Il Giorno 1 sembra un ricordo lontano, ci siamo ritrovati nella Masseria la Fiorita, sul cammino materano, non abbiamo fatto in tempo neanche a visitare quella bellissima realtà piena di energia. Contadini, animali, viaggiatori in un paesaggio mozzafiato.

Immense distese collinose giallo ocra, dal sapore del grano appena mietuto. Il sole illuminava i campi ombreggiati da nuvole passeggere, sembrava augurarci un buon vento. Il nostro primo incontro è stato propiziatorio, abbiamo capito che siamo sulla giusta strada. Stiamo cercando di capire come la Natura, solo con la sua manifestazione, ci può aiutare a capire noi stessi e capire come relazionarci con gli altri.

L’incontro con Loredana, Lucia e Rossella de Il giardino di Nunù è stato illuminante. Tre donne che credono che la relazione ed il rispetto sia alla base di tutto, per migliorare la fiducia in sé stessi ma soprattutto creare uno spirito di convivialità dove loro scendono dal piedistallo dell’adulto ordinante e si pongono allo stesso piano dei bambini imparando ed ascoltando, con la natura e l’ambiente esterno che offre naturalmente spunti ed insegnamenti a tutte l’età.

Il solo osservare la stessa manifestazione naturale, come la semplice foglia che ingiallisce e cade, vista da occhi diversi può imprimere nell’animo dell’osservante un apprendimento profondo, ci raccontavano durante l’intervista.

Carichi di questa prima esperienza ci siamo spostati subito in Calabria per la notte. Salutiamo la Basilicata e cambiamo regione e già per strada muta il paesaggio, le colline rotonde si trasformano in alte e ripide cime montagnose, il mare dal color cangiante ti accompagna a strapiombo sulla sinistra, ma guardandolo all’orizzonte sembra che in qualche modo si trovi più in alto di te.

Arriviamo a Rossano Calabro, dove stranamente non siamo andati a dormire dai nonni, ma ci aspettavano Gennaro, Marinella, Giuseppe e Maria, i nostri cugini calabresi. Loro sono fantastici, una famiglia bellissima, sono stato felicissimo di vivere alcuni giorni con loro. Dovrei fare un capitolo solo per loro; infatti vi lascerò in sospeso, torneremo in Calabria. Dico solo che contadini così giovani e con conoscenze legate alla vera cultura e sapienza agricola ne sono rimasti pochi, ed abbiamo la fortuna di essere parte della famiglia.

Dalla Calabria arriviamo qui in Sicilia, siamo a casa di Francesco, da dove sto scrivendo ora, sono le 2 di notte, questa è la seconda notte che dormiamo qui. Francesco è un amico, ci siamo conosciuti a Bologna all’università, vivevamo insieme. Anche su di lui vorrei scrivere un capitolo a parte, però questo non è il luogo per parlare di amicizie e intenti. Vi dico solo che gli voglio bene ed è bellissimo rincontrarsi, parlarsi, raccontarsi, abbracciarsi. Sicuramente sentirete parlare ancora di lui nei prossimi racconti.

Ora è tempo di andare a dormire, domani un’altra avventura ci aspetta.

Michele